PIAZZA MERCATO SAN GIOVANNI DI DIO

Localization: Rome – ITALY
Year: 2020
Project Team: Francesco Colarossi, Sharon Anna Somma

RIQUALIFICAZIONE DEL MERCATO DI PIAZZA SAN GIOVANNI DI DIO

  • L’IMPORTANZA DELLO SPAZIO PUBBLICO COME PORTA DI ACCESSO AL MERCATO.

Il concorso del mercato  di Piazza San Giovanni di Dio si propone come una nuova centralità di quartiere; questo aspetto offre l’occasione di riqualificare il mercato esistente e dotarlo di una piazza pedonale che permetta di mettere in valore tutte quelle relazioni sociali e funzionali che emergono tra architettura e spazio pubblico.

Il Nuovo Mercato è volutamente pensato come uno spazio aperto che dialoga con l’intorno urbano esistente: uno spazio in grado di restituire una lettura della vita di quartiere che gli si svolge attorno.

Nella sua forma planimetrica il mercato delimita su tre fronti la piazza, mentre il quarto fronte si apre su Circonvallazione Gianicolense, diventando così la porta di accesso al mercato stesso. A partire da uno spazio pedonale protetto si dà la possibilità al cittadino di attraversare liberamente alla quota 0.00 le due aree di mercato così conformate, grazie anche all’assenza di chiusure lungo i prospetti  interni. Lungo il perimetro esterno del mercato, a diretto contatto con le vie carrabili esistenti, vengono posti tutti gli stalli necessari alla sosta e alle attività di carico e scarico merci.

L’accessibilità interna al mercato viene assicurata, su due livelli, attraverso una rampa pedonale con pendenza all’8%, una coppia di ascensori  posti sul fronte nord est della piazza e una coppia di scale a diretto contatto con Circonvallazione Gianicolense. Le due aree di mercato sono collegati al secondo livello da una passerella aerea che attraversa la piazza sottostante.

Questa libertà di penetrazione si rilegge anche nella scelta formale e stilistica dell’oggetto architettonico: la copertura composta da elementi disgiunti e i prospetti privi di schermature verticali rendono il nuovo mercato permeabile alla vista sia dall’esterno verso l’interno che viceversa.

 

  • LO SPAZIO DISTRIBUTIVO COME ELEMENTO DI CONVIVIALITA’

Il mercato si sviluppa su due livelli con lo scopo di aumentare il numero dei posteggi e lo spazio loro: sfruttare una superficie distributiva maggiore permette da una parte di ottenere tutti quegli ambiti che necessitano di  terrazze e dehors;  dall’altro permette di incrementare il distanziamento tra tutti i fruitori del mercato in un’ottica di protezione da possibili emergenze pandemiche.

I posteggi vengono aggregati in gruppi di 2 o 3 box connessi tra loro da setti strutturali attrezzati  che ne determinano l’appartenenza alla stessa attività e fungono da elementi fisici di separazione. I setti in questione oltre a sostenere il camminamento del secondo livello, ospitano al loro interno frigoriferi e dispense a servizio dei singoli box.

Distributivamente i posteggi sono stati raggruppati  a seconda della loro funzione, delle loro necessità e della domanda dei consumatori: alla quota 0.00 sono inserite tutte quelle attività che necessitano di un ingente carico e scarico merci quotidiano, di un’alta produzione di rifiuti, di una maggiore accessibilità per i fruitori, soprattutto per le persone anziane e  a mobilità ridotta.

Al secondo livello sono inserite invece tutte quelle attività che necessitano di spazi per ospitare tavolini e sedute per la degustazione, oltre che parte delle attività non alimentari che ovviamente non necessitano di un approvvigionamento giornaliero.

Attraverso la  stretta correlazione tra la Piazza ed il Mercato si vuole incentivare l’apertura di piccole attività di vendita e somministrazione che operano al di fuori dell’orario standard di mercato in modo da assicurare  un ciclo di vita continuo dello spazio pubblico. La Piazza diventa così il nuovo centro di aggregazione del quartiere durante tutto l’arco della giornata: al mattino funge da accesso al mercato, alla sera da luogo di incontro e di socializzazione.

 

  • LA MODULARITA’ COME ELEMENTO DI RIDUZIONE DEI TEMPI E DEI COSTI.

La progettazione del Nuovo Mercato si è svolta tenendo in grande considerazione le necessità di ottimizzare i costi e soprattutto i tempi di realizzazione:

  • da una parte la scelta di dividere il mercato in due aree ha permesso di separare il cantiere in due fasi: in una prima solo la metà dei posteggi esistenti viene dismessa e ricollocata, mentre la restante metà continua a operare senza interferenze nell’attuale condizione; nella seconda fase, una volta consegnata la prima area del nuovo Mercato, vengono ricollocate le attività temporaneamente delocalizzate e viene cantierizzata la seconda area. Questo garantisce un’equa distribuzione della delocalizzazione dei commercianti e assicura ai cittadini una presenza continuativa delle attività di mercato su Piazza San Giovanni di Dio;
  • dall’altra la scelta di prevedere tutta l’attività di logistica alla quota stradale permette di evitare la lunga e difficile realizzazione di un parcheggio interrato.

Per ottemperare alle richieste di riduzione dei tempi di cantiere avanzate dai commercianti, la scelta è quella di utilizzare un sistema di elementi modulari autoportanti. La loro produzione avviene senza sovrapporsi ai tempi di realizzazione del piano di calpestio (fondazioni, impianti e opere civili); inoltre la messa in opera di questi elementi avviene per parti non necessariamente consequenziali  e progressive: è infatti possibile realizzare porzioni della copertura oppure mettere in opera i posteggi e i camminamenti del secondo livello senza attendere il completamento della totalità della copertura stessa.

 

  • LA SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE COME QUALITA’ URBANA

La scelta stilistica di ideare la copertura come aggregazione di elementi che richiamano all’immaginazione forme naturali è dettata da una scelta funzionale profondamente legata al miglioramento delle condizioni microclimatiche esistenti. Gli “alberi” hanno due funzioni principali:

  • raccogliere attraverso un impluvio centrale le acque meteoriche e riciclarle tramite apposite cisterne interrate per la pulitura giornaliera del mercato e l’irrigazione;
  • ombreggiare il mercato creando al contempo dei moti convettivi di aria calda e fresca in grado di ridurre l’isola di calore.